Le Storie che Pesano
Dove il peso non è solo sulla bilancia. È nel cuore. È negli occhi. È nelle paure.

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Nota importante – Leggi prima di Ascoltare o leggere
Le storie che trovi in questa rubrica sono ispirate a percorsi reali vissuti dalle donne che hanno deciso di intraprendere il Protocollo Reset.
Per tutelare la loro privacy, i nomi sono di fantasia e alcune situazioni sono state romanzate o adattate per rendere il racconto più fluido e comprensibile.
Ma il cuore di ciò che leggerai (o ascolterai)…
è autentico.
I sentimenti, le difficoltà, le trasformazioni, il dolore e la rinascita… sono veri.
Se ti riconosci in queste parole, non è un caso.
Forse anche tu hai bisogno di cominciare a scrivere la tua storia.
Ed io sono qui per accompagnarti.
🎙 Cosa sono le Storie che Pesano?
Sono frammenti di verità, racconti autentici.
Sono il diario non scritto di donne che, per anni, si sono sentite in lotta con se stesse.
Donne che:
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si sono nascoste dietro felpe larghe e sorrisi falsi,
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si sono pesate di nascosto, sperando di sparire,
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hanno provato tutte le diete del mondo e poi si sono odiate per aver mollato.
Poi è successo qualcosa.
Qualcosa di piccolo.
Un messaggio. Un vocale. Un passo.
E da lì è iniziato il Reset.


📖 Perché queste storie pesano davvero?
Perché non parlano di miracoli.
Parlano di madri esauste, di ragazze che si guardano allo specchio con disgusto, di donne brillanti che si sono spente piano piano.
E poi, parlano anche di:
✔ lacrime che sciolgono colpe,
✔ chili che non erano solo grasso,
✔ sorrisi che tornano a spuntare,
✔ scelte che diventano rinascite.
🫀 Ogni storia è una possibilità. Anche per te.
Episodio 2: Renata e l'amore che si scioglieva nel gelato
Renata ha 66 anni.
Occhi dolci, voce calma, mani sempre pronte a dare.
È la nonna che tutti vorrebbero avere: quella che ha sempre il freezer pieno di gelati, le caramelle nella borsa, i biscotti della merenda pronti appena entri in casa.
Renata ama con il cuore, ma ama anche con… lo zucchero.
Perché ha imparato così.
Da bambina, ogni volta che faceva qualcosa di buono, le davano un dolce.
Ogni volta che era triste, le davano un dolce.
E quel gesto si è radicato nel tempo, diventando il suo linguaggio d’amore.
Col tempo ha iniziato a premiarsi da sola: un cioccolatino dopo una giornata stancante, una fetta di torta “perché me lo merito”.
Poi ha iniziato a farlo anche con gli altri.
Episodio 1: Francesca e il vestito nero
C’è una frase che ripeto spesso, soprattutto quando parlo con donne che si sentono in guerra con il proprio corpo:
“Non è il corpo che pesa. Sono i pensieri che ci raccontiamo ogni giorno.”
Questa è la storia di Francesca.
Una donna come tante. Con un lavoro, una famiglia, mille impegni.
E una battaglia silenziosa che portava avanti da anni: quella con il proprio riflesso. Con se stessa. Con un vestito nero appeso nell’armadio.
Il vestito che giudica
Quel vestito era il suo preferito.
Quello che metteva quando si sentiva forte, centrata, bella.
Il corpo che desideri comincia da un pensiero nuovo
C’è un motivo se ho deciso di aprire uno spazio completamente dedicato al benessere.
Non è una moda.
Non è una strategia.
È una missione che sento mia da dentro.❤️
Perché so cosa vuol dire sentirsi bloccate nel proprio corpo.☹️
So cosa vuol dire iniziare ogni lunedì con una dieta nuova e ogni venerdì con un senso di colpa più grande.
So cosa vuol dire pensare che ci sia “qualcosa che non va in me” perché non riesco a seguire un piano, a resistere, a dimagrire.
E so anche che non è colpa nostra.
Io quei 25 kg li ho persi.